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martedì 19 marzo 2019

Ancora su improvvisazione e socialismo

Inventare l'ignoto è, ovviamente, una perifrasi. La costruzione di una società futura passa per la realizzazione di esperimenti e tentativi, organizzazioni ed esperienze precedentemente attuati in condizioni di difficoltà e colmi di compromessi con lo stato di cose esistenti.
La rivoluzione russa si costruisce sull'esperienza dei soviet che appaiono già nella rivoluzione del 1905, così come la Comune di Parigi farà tesoro dell'esperienza dei comitati di vigilanza e dei club rivoluzionari. Quindi, effettivamente, non tutto è ignoto nella costruzione di un'utopia, nulla si crea dal nulla. Spesso l'ignoto è un' assemblaggio di esperienze passate, di avvenimenti e riflessioni condotte in situazioni di difficoltà, con approssimazione e la giusta dose di follia.
Possiamo teorizzare che le nostre improvvisazioni siano come tante piccoli rivoluzioni che attuiamo di volta in volta durante i nostri concerti. E questi piccoli mondi ignoti provengono da tentativi di improvvisazioni condotte in solitudine a casa, organizzate o in modo spontaneo. Nascono dai nostri studi e dalle nostre vite e prendono il sopravvento quasi improvvisamente, improvvisando per l'appunto. Volendo potremmo anche pensare alle nostre improvvisazioni come a Zone Temporaneamente Autonome, citando Hakim Bey. Ma preferisco pensare questi mondi, seppur temporanei, stabili e con effetti duraturi sullo stato di cose presenti. Come se le nostre musiche non fuggissero via appena suonate, ma stabilizzassero un diverso modo di produzione culturale prendendo possesso dei luoghi.

Tuttavia, come preparare l'assalto al cielo? Come organizzare la lunga marcia?
Potremmo non essere nel giusto nel prepararci meticolosamente all'improvvisazione. O dovremmo affidarci, forse, allo spontaneismo? Io penso sia essenziale avere un programma. Anzi, per dirla con Trotskij, un programma di transizione che dallo stato semifeudale delle nostre note e dei nostri suoni ci porti alla costruzione di un mondo improvvisato socialista.
Per oggi la finisco qui. Mi sembra di aver scherzato abbastanza. O forse no.
In ogni caso......Improvvisatori di tutto il mondo unitevi!!!
pop


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