Kevin
Ayers And The Whole World
SHOOTING
AT THE MOON
Harvest 1970
Il secondo album solista di Kevin Ayers vede al suo fianco, al
contrario del disco d’esordio, un vero e proprio gruppo. Mentre Joy Of A Toy era stato realizzato
insieme ai suoi vecchi compagni dei Soft
Machine, per questo disco Ayers
allestisce un eccellente band formata da David
Bedford (anche sul primo disco) in qualità di tastierista e arrangiatore, il
sassofonista Lol Coxhill, già nei Delivery dei fratelli Steve e Phil Miller ed esponente di punta della scena impro/jazz inglese, Mike Fincher alla batteria e un
giovanissimo Mike Oldfield al basso e alla chitarra. Shooting
At The Moon è un disco audace, che mantiene in vita ancora lo spirito delle
serate di qualche anno prima all’Ufo Club, dove sperimentazione, pop, rock e
bizzarrie varie convivevano tranquillamente sullo stesso palco. E così, ballate
scanzonate con echi folk come May I?
(uno dei più bei brani scritti da Kevin
Ayers) e catchy pop songs quali The
Oyster And The Flying Fish e Clarence
In The Wonderland, si alternano ad
episodi assolutamente sperimentali, vicini agli AMM di Keith Rowe e Cornelius Cardew, come gli otto minuti
di Pisser Dans Un Violon (serve la traduzione??) o Underwater, più caratterizzata dai
glissandi di bassi e chitarre. Atmosfere che ricordano anche la seconda parte
di Moonchild, The Dream, del primo disco dei King
Crimson, quel territorio tra musica contemporanea e improvvisazione libera
nel quale David Bedford e Lol Coxhill sono personaggi familiari e
conosciuti. Ma c’è spazio, in Shooting At The Moon, anche per le
suggestioni alla Terry Riley, quel
manipolare nastri come su Rheinhardt
& Geraldine/Colores Para Dolores, o la ripetizione ipnotica alla We Did It Again dei Softs come nella title track (la vecchia Jet-Propelled Photographs del repertorio dei primi Soft Machine). Un disco affascinante,
probabilmente il migliore di Kevin Ayers,
che qui dimostra tutto il suo talento e la capacità di aprirsi a territori
inesplorati, cosa che purtroppo ripeterà sempre meno nel futuro. Ultima
annotazione: la presenza della cantautrice Bridget
St John su The Oyster And The Flying
Fish e, immancabile, Robert Wyatt
alla voce su Colores Para Dolores.
pop